I 20 anni di sacerdozio
di don Paolo

Da sempre il mese di giugno per la nostra parrocchia è un mese intenso e pieno di avvenimenti. Quest’anno non è da meno e, festa patronale alle porte, domenica 23 giugno abbiamo aperto la settimana di festeggiamenti con un anniversario significativo: i 20 anni di sacerdozio di don Paolo.
 
Prima nella Santa Messa e poi con un momento più conviviale nel salone parrocchiale, tutta la comunità è intervenuta per celebrare questo anniversario e ringraziare don Paolo per il cammino percorso insieme.
 
L’anniversario preciso della sua ordinazione è stato, però, il 19 giugno, mercoledì scorso. Nell’occasione, celebrando la Santa Messa Vespertina Don Paolo, nell’omelia ha voluto raccontare le ragioni della sua vocazione e ha sottolineato la ragione principale che lo ha spinto alla consacrazione. Accanto  al desiderio di fare del bene agli altri e di contribuire in modo diretto  a stabilire per il prossimo un ponte con il Signore, il motore più forte è stato l’amore, vale a dire il bisogno di amare di più gli altri in modo totale e disinteressato. Certo il cammino sacerdotale non è facile, non è facile seguire la sacralità impegnandosi nella diffusione della parola. A riguardo, però, particolarmente incisiva è stata la sintesi che Don Paolo ha voluto offrirci allorchè ha detto che seguire la vocazione con coerenza è come affacciarsi su un burrone, un burrone che fa tremare, che fa venire i brividi, che però offre un panorama mozzafiato, di enorme fascino, che si staglia verso quell’obiettivo cui tutti, per natura, tendiamo.
Come è emerso dai discorsi tenuti dai rappresentanti dei diversi gruppi parrocchiali nel corso dei festeggiamenti di domenica, è proprio questa l’essenza del messaggio che, come sacerdote e come parroco, don Paolo è riuscito a trasmetterci:  l’urgenza di uscire dalla nostra dimensione individuale per aprirci agli altri in una rinnovata capacità collettiva di guardare con i nostri occhi lontano e puntare sempre in alto, mettendo al centro l’amore verso Dio.

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