Parrocchia Santi Pietro e PaoloParrocchia Santi Pietro e Paolo
Si è conclusa con uno spettacolo di fuochi pirotecnici, la festa dei nostri Santi Patroni Pietro e Paolo.
Anche quest’anno, una festa semplice, ma all’insegna dello spirito comunitario che ci contraddistingue.
La festa è iniziata con la premiazione del concorso letterario, organizzato dalla nostra biblioteca,il tema di quest’anno era La Solidarietà”.
Molti i partecipanti soprattutto i più giovani. Ringraziamo chi ha partecipato rendendo questo momento speciale. I volontari della Croce Rossa e della Caritas che hanno patrocinato il concorso; “Ella creazioni”, che ha realizzato le targhe, la nostra artista Maria Teresa Serra che ha donato due dei suoi splendidi dipinti.
A seguire la Santa Messa presieduta da Mons Gianrico Ruzza, Amministratore Apostolico della nostra Diocesi, la sua omelia ci ha colpiti molto, e mi piacerebbe riportare qui alcuni passi. “L’incontro con Gesù risorto è l’esperienza della Pasqua che fa ognuno di noi, l’ingresso nella libertà della gloria. Le letture del giorno raccontano la prigionia degli apostoli Pietro e Paolo. Nelle amarezze della vita tutti abbiamo dei momenti più o meno complicati, dice Ruzza, non siamo mai da soli perché il Signore ci dice “io sarò sempre con te”, questa è la Pasqua” Continua dicendo: “Sono importanti questi due apostoli per noi, perché ogni giorno anche noi affrontiamo una battaglia. La battaglia per rimanere fedeli ai valori, la battaglia per non cedere ai compromessi della vita, la battaglia per essere attenti a ciò che Dio ci ha chiesto, per rimanere onesti, per essere autentici, veri, sinceri e mantenere la fede. “
Il Vescovo ha concluso dicendo che la verità è sempre una sola, perché se la verità non è una sola non è la verità. Chi incontra Gesù Cristo prova la verità della vita, che significa rileggere tutta la propria storia esattamente come successo a Paolo, che ha considerato la sua esperienza di vita e l’ha ripensata alla luce di un incontro, di una relazione. Possiamo incontrare le verità ascoltando la Parola di Dio e celebrando il mistero dell’Eucarestia. Così possiamo amare il Signore, che è davvero il nostro maestro. E allora anche per noi suonerà la frase “Tu Seguimi, fidati, io starò con te e non ti lascerò”.
Ma il momento, a mio avviso più interessate è stato l’intervento del nostro Vescovo, sul tema “ Famiglie radice e futuro”
Un incoraggiamento il suo, che viene dal Vangelo, «perché la Parola del Signore ci ricorda che sempre, in ogni situazione, non siamo soli ma siamo amati», m soprattutto ha ripreso l’Enciclica di Papa Francesco “Amoris Laetitia”.
Un’esortazione che assume un significato soprattutto perché intesa come una proposta per le famiglie cristiane, che le stimoli a stimare i doni del matrimonio e della famiglia, e a mantenere un amore forte e pieno di valori quali la generosità, l’impegno, la fedeltà e la pazienza. In secondo luogo, perché si propone di incoraggiare tutti ad essere segni di misericordia e di vicinanza lì dove la vita familiare non si realizza perfettamente o non si svolge con pace e gioia.
Ci ha esortati, vista la nostra gioiosa e operativa comunità, a trasmettere questi doni e diffonderli per far si che la gioia dell’amore che si vive nelle famiglie sia anche il giubilo della Chiesa. Come hanno indicato i Padri sinodali, malgrado i numerosi segni di crisi del matrimonio, «il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la Chiesa». Come risposta a questa aspirazione «l’annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia» Ringraziamo il Vescovo di questa visita e lo invitiamo a venirci a trovare ancora. Momenti sicuramente diversi da quelli vissuti negli anni passati perché l’emergenza Covid non è terminata e la sicurezza ha prevalso su tutto meno che sulla fede, anzi.
La festa è terminata, il sipario è calato ma i cuori sono pieni di amore e la speranza ed il desiderio che tutto possa tornare presto alla normalità li affidiamo ai nostri santi Patroni, perché presto possa avverarsi